Teatro

Speciale NTFI 2014: Scende giù per Toledo, un poliedrico Cirillo

Speciale NTFI 2014: Scende giù per Toledo, un poliedrico Cirillo

Al Teatro Sannazaro il 15 e 16 Giugno è andato in scena lo spettacolo Scende giù per Toledo, la storia di Rosalinda Sprint (un femminiello napoletano) tratta dal romanzo del 1975 di Giuseppe Patroni Griffi. Un poliedrico Arturo Cirillo trascina il pubblico nella vita di Rosalinda, nei suoi sentimenti, nelle sue speranze, nel suo rincorrere l’amore ma anche nel suo quotidiano di donna che riordina la stanza, che va dal sarto per il cappotto e si confida con le amiche.

Come sul palco, tutto rimane uguale ma tutto si trasforma in altro: il piccolo mondo della sua stanzetta è ora il lungomare dove si prostituisce con le amiche, ora la strada dove i vari personaggi si alternano intorno alla protagonista; allo stesso modo Arturo Cirillo, regista e unico attore della pièce, facendo uno studio attento e minuzioso sul corpo, i gesti, la mimica e il timbro di voce, ci regala tutti i personaggi che fanno parte della vita del giovane travestito napoletano. Il racconto di Rosalinda penetra negli spettatori attraverso una voce fuori campo, l’attore sembra infilarlo a passo di danza nella mente del pubblico che ne avverte così tutta la drammaticità.

Le bellissime musiche di Francesco de Melis, sottolineano  questa atmosfera di precarietà in cui vive la nostra eroina, e fanno da tema al suo animo romantico prigioniero di un corpo che, nonostante tutte le sue fatiche per modificarlo, non le permetterà mai di avere la vita che desidera; sono musiche nostalgiche che anelano, come Rosalinda, ad un sogno d’amore.

La coloratissima scenografia di Dario gessati e i costumi di Gianluca Falaschi proiettano lo spettatore nel trasgressivo, provocatorio e dissacrante mondo della “Sprint”. Il regista e attore napoletano utilizza tutto ciò con sapiente maestria riuscendo a tirar fuori i personaggi delle pagine del romanzo, dando loro fisicità e costruendo un corpo e un’anima per “una figura maldestramente ritagliata nella carta” (come egli stesso afferma), e il teatro si materializza. Il pubblico commosso ed emozionato, calorosamente applaude.